La Legge di Stabilità ha, tra le altre cose, prorogato fino al 31 dicembre 2014 l’impianto del bonus casa. In particolare, la detrazione che riguarda l’attività di arredamento dell’immobile sarà del 50%.
Le condizioni della detrazione si riducono a due. La prima consiste nelle dimensioni della “spesa”: non deve superare i 10.000 euro (e non sempre si riesce a stare dentro questa cifra). La seconda, invece, consiste nella tipologia dei mobili.
A molti, infatti, piace arredare seguento un gusto più classico e quindi si rivolgono ai negozi di antiquariato. Ebbene, se lo faranno, potranno dire addio alla detrazione. Questa infatti è valida solo nel caso in cui si acquistino mobili nuovi.
Questo punto è stato ampiamento dibattuto nelle settimane scorse. Infatti, non è mai stato chiaro se il beneficio potesse estendersi anche a chi vaesse decisa di comprare “mobilia vecchia”.
A dirimere ogni dubbio è stato, nel corso di un’intervista rilasciata a Radio 24, Marco Zandonà, direttore dell’area fiscale dell’Ance e responsabile per la sezione fiscale de Il Sole 24 Ore. Il dirigente ha infatti spiegato che dalla detrazioni saranno esclusi quei mobili comprati all’antiquariato.
Da questo punto di vista, comunque, cambia poco per chi vuole usufruire del Bonus. Ci si aspettava qualche scossone anche sotto queste fronte, che però è avvenuto nel caso delle tasse noratili. L’imposta di registro, ad esempio, è passata – per chi ha le agevolazioni – dal 2% al 3%, sebbene tutte le altre voci dell’acquisto prima casa siano rimaste invariate o sianu aumentate.