Un po’ ovunque in Italia si registrano i primi segnali di una risalita del mercato immobiliare o, almeno, di un rallentamento delle crisi. Questo vento favorevole però non si avverte a Napoli e Provincia, dove il mercato immobiliare continua a crollare inesorabilmente. A rivelarlo è l’indagine della Bin, Borsa Immobiliare Napoli, che ha fotografato una situazione assai preoccupante.
In particolare, nella città partenopea le compravendite di immobili residenziali sono scesi del 2,6% in un anno (quarto trimestre 2013 contro quarto trimestre 2012). Il dato, di per sé negativo, si inserisce nel solco ben più profondo tracciato dalla Regione Campania, che ha fatto segnare addirittura un -17%.
Questo calo delle compravendite si accompagna, come spesso accade in questi casi, con un calo dei prezzi. E’ l’offerta che cerca di adeguarsi alla domanda, ormai sparuta e timida. I prezzi sono scesi a Napoli del 5%, nella Provincia del 6%. Da questo punto di vista, per i pochi compratori ancora in giro, si ravvisano importanti margini di profitto.
Il documento della Borsa Immobiliare Napoli contiene anche qualche indicazione su ciò che accadrà nel 2014. La previsioni è che caleranno tanto le compravendite quanto i prezzi, ma solo in Provincia. Nel comune capoluogo, di contro, dovrebbe rimanere tutto così com’è.
In ogni caso si tratta di una situazione pessima, ben lontana dalla ripresa che è stata annunciando anche, e soprattutto, in riferimento al mercato immobiliare.
L’amministratore delegato di Bin, Clemente Del Guadio rintraccia i motivi di questo crollo nella crisi, che ha ridotto il potere di acquisto dei cittadini, e nel livello di tassazione sulla casa, attualmente troppo.
Secondo Del Guadio occorre attuare l’accordo sullo stanziamento di 5 miliardi alla Cassa Depositi e Prestiti, allo scopo di facilitare la contrazione di mutui da parte del cittadino, ma anche una serie di modifiche alle norme edilizie nel senso della flessibilità.