Pagare il Canone Rai è obbligatorio, lo fa sapere anche il Governo che ha prontamente smentito la notizia diffusa sul web circa l’illegalità dello stesso, pronunciata da una sentenza della Corte Europea e dei diritti dell’uomo.
A gennaio, dunque, tutti i possessori di un apparecchio televisivo sono tenuti al pagamento di tale abbonamento, che, come il Governo stesso tiene a precisare, non è legato ai programmi Rai, bensì è una tassa di possesso.
Non mancano certo le polemiche dei contribuenti, poco disposti a pagare il canone Rai, basti pensare che almeno 1 su 4 negli ultimi anni non ha adempiuto al suo dovere.
E’ comunque possibile richiedere la disdetta dell’abbonamento Rai, attraverso precise modalità e che esonerano, in tal modo, dal pagamento annuale dello stesso, il cui importo per il 2014 è rimasto invariato, ovvero, 113,50 euro.
Vediamo in che modo si può procedere:
1) prima cosa da fare è dimostrare di non possedere apparecchi televisivi e lo si può fare in 3 casi
– attraverso la cessione degli stessi a terzi
– provvedendo alla rottamazione
– dimostrando che gli apparecchi posseduti sono stati andati distrutti o rubati.
Naturalmente, occorre allegare alla domanda di disdetta del Canone Rai la prova documentale di uno dei 3 casi su esposti.