Il 2013 non è stato benevolo dal punto di vista dei mutui. Non c’è stata la svolta tanto sperata, la stretta al credito ha continuato a mietere vittime e a ostacolare il cammino delle famiglie verso la casa di proprietà, che è e rimane il sogno degli italiani.
Non ha contribuito a migliorare la situazione, nonostante l’indubbia buona volontà, Mario Draghi e il suo programma aggressivo nei confronti dei tassi di riferimento, scesi a una soglia vicina allo zero. Peccato che questo taglio non abbia sortito l’effetto voluto.
La domanda da porsi quindi è: cosa riserverà il 2014? Sarà questo l’anno della volta? Ancora è presto per una risposta definitiva. Certo è che, specie negli ultimi mesi, si è seminato bene e le basi per un deciso miglioramento ci sono tutte.
A livello comunitario, l’Unione Europea ha varato dei regolamenti che avranno lo scopo di imporre trasparenza alle banche in fatto di mutui. Al contribuente, dal 1° gennaio in avanti, dovranno essere chiare le condizioni del contratto e le prospettive per ciò che concerne gli interessi. Sempre in Europa, sono state decide delle sanzioni per quelle banche che “manipolano” l’euribor e impongono tassi vicini all’usura.
Anche a livello nazionale si è fatto molto. Innanzitutto il Governo ha istituito un nuovo piano casa interamente incentrato sulle giovani coppie. L’efficacia di questo strumento è tutta da dimostrare, visto che il precedente piano (che receva la firma di Giorgia Meloni) è fallito clamorosamente. Letta e co. hanno anche varato lo stanziamento di due miliardi, cifra senz’altro imponente, per la Cassa Depositi e Prestiti, che ha lo scopo di garantire i mutui – e prestare denaro – in riferimento agli immobili con efficienza energetica alta.