La questione “tasse acquisto casa” è da sempre spinosa. La pressione fiscale che grava sulle compravendite, e anche sul possesso (vedi Imu e ora Trise), è una delle principali cause del crollo del mercato immobiliare.
La Legge di Stabilità cambia qualcosa in fatto di tasse acquisto casa. I maggiori interventi si registrano sul fronte delle tasse notarili, specie sulla prima casa.
Una delle novità è l’obbligo, per i fabbricati da accorpare alla prima casa e che non superino il valore di 26mila euro, di corrispondere le imposte in misura fissa, e non in misura relativa al valore dell’immobile oggetto della conpravendita. Insomma, che compriate un edificio di 26mila euro o che ne compriate uno di 15mila euro, pagherete sempre la stessa cifra. Per la precisione, 1000 euro di imposta di registro, 50 per l’imposta catastale, altri 50 per l’imposta ipotecaria. Attualmente, l’imposta di registro è fissata al 7%, le altre a 168 euro ciascuna.
Novità in vista anche per l’acquisto della prima casa. Anche in questo caso, attualmente, va corrisposta una imposta di registro pari al 3% del valore dell’immobile e imposte ipotecaria e catastale fisse a 168 euro.Dal 1° gennaio 2014, invece, percentuali e cifre cambieranno. L’imposta di registro verrà abbassata al 2%, le altre, proprio come il caso precedente, saranno abbassate a 50 euro ciascuna.
Il senso di questi provvedimento è facilmente intuibile. Lo scopo del Governo è quello di favorire l’acquisto di immobili, in modo che il mercato possa ripartire (dopo due anni di crisi nera). Tutto ciò a discapito di “attività altre”, come l’acquisto di fagbbricati (es. un garage) da accorpare all’abitazione. L’unico effetto collaterale è il seguente: la riduzione delle tasse a partire dal 2014 incoraggerà i contribuenti ad aspettare il 2014 per comprare, dunque si prevede una riduzione delle compravendite in questi ultimi giorni del 2013.