Tra i tanti modi per acquistare una casa spicca, per convenienza, acquistare una casa all’asta. I vantaggio di questo metodo sono tanti. In primo luogo, il prezzo. Mediamente, una casa acquistata all’asta costa il 10-20% in meno rispetto a una casa acquistata secondo la prassi solita. La convenienza è determinata dal fatto che se l’asta fallisce, quella successiva imporrà un prezzo base di entità minore. In genere, dopo un paio di aste andate deserte, o fallite, il prezzo scende del 25%.
Comprare casa all’asta, però, può essere pericoloso. Numerose sono le insidie. Innanzitutto, ai partecipanti è richiesto uno sforzo economico ancora prima di partecipare. Per accedere all’asta, infatti, è necessario versare al tribunale una sorta di caparra corrispondente al 10% del prezzo base. Dunque, si parla di cifre spesso sopra i 10mila euro. Ovviamente il tribunale verserà l’anticipo al partecipante nel caso in cui quest’ultimo non riuscisse ad aggiudicarsi l’immobile, altrimenti verrà scalato sul pagamento dell’immobile vero e proprio.
Una insidia, poi, è rappresentata dall’eventuale inquilino. Non sono infrequenti i casi in cui l’acquirente si trova una persona in casa. Se l’acquirente pensava di insediarsi fin da subito, è un problema in ogni caso. Se poi l’inquilino non ha contratto ed è moroso, il problema diventa enorme. Questo perché è l’ex proprietario a venire incaricato dello sfratto, e si può facilmente immaginare quanto possa essere indolente un ex-proprietario impegnato in un compito così arduo.
Un altro problema è dato dall’immobile in sé. Può capitare che dai documenti pubblicati dal tribunale non emergano alcune situazioni particolari, come il degrado del circondario. Di frequente, inoltre, l’immobile è oggetto di cause pendenti, e questo senz’altro rappresenta motivi di esborso da prendere seriamente in considerazione.