Finalmente è legge: la prima rata Imu, sospesa a settembre, non dovrà più essere versata dai contribuenti italiani e sembra ormai certo che gli stessi non saranno neanche chiamati a pagare il saldo previsto a dicembre; in qualche modo il Governo è riuscito a recuperare la copertura per abolire, si spera definitivamente, la tanto odiata tassa sulla prima casa.
Nel frattempo altre importanti provvedimenti sono stati approvati, nello specifico:
previsto l’ arrivo nuove risorse per 9 mila esodati;
per gli affitti è stata confermata la riduzione dal 19% al 15% per i contratti a canone concordato, mentre per gli inquilini incolpevolmente morosi verranno stanziati 20 milioni di euro sia nel 2014 che nel 2015;
per le polizze vita la detraibilità scende a 530 euro, mentre per le polizze auto non sarà più possibile detrarre la quota riguardante il Sistema Sanitario Nazionale;
per il pagamento della seconda rata Imu, le seconde case potranno essere equiparate a prime se date in comodato d’uso a genitori o figli, che la occupano come residenza principale.
Resta ancora in bilico la delicata questione sulla Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, sicuramente introdotta a gennaio 2014, che se dovesse rimanere così come stabilito, graverebbe soprattutto su coloro che hanno redditi più bassi e vivono in case economiche e popolari.
Fonte: la Repubblica