Come già noto, i mutui ipotecari Inpdap vengono erogati dall’Istituto stesso, ai dipendenti e pensionati appartenenti alla pubblica amministrazione, a tassi notevolmente vantaggiosi rispetto alle offerte di mercato, e finalizzati, principalmente, all’acquisto della prima casa.
Anche se di recente l’Inpdap è stato accorpato all’Inps, continuerà a rimanere operativo e ad erogare mutui e prestiti, per i quali, fra l’altro, dallo scorso 1° ottobre, è stato emanato un nuovo regolamento.
Come prima accennato, il mutuo Inpdap è finalizzato all’acquisto della prima casa, ovvero all’immobile in cui si intende dimorare e che deve essere l’unico detenuto dal richiedente.
Grazie ad una particolare convenzione sottoscritta, l’Inpdap è oggi in grado di offrire condizioni di mutuo particolarmente favorevoli ai suoi iscritti, sia per il tasso fisso che per quello variabile e durate fino a 30 anni.
Il nuovo regolamento entrato in vigore ad ottobre, mira a rendere maggiormente chiare le varie tipologie di finanziamento ed a consentire un accesso al credito più consistente .
Per quanto riguarda i mutui ipotecari, una delle novità più importanti è la possibilità offerta anche ai figli di dipendenti e pensionati, di richiederli a condizioni agevolate, per acquistare un immobile da destinare ad un nuovo nucleo familiare, naturalmente distinto da quello dei genitori.
E’ stata prevista, inoltre, una specifica graduatoria provinciale per i mutui, che servirà qualora le richieste pervenute dovessero eccedere la disponibilità prevista.
Richiedere un mutuo Inpdap è molto semplice, basta compilare una pratica modulistica, ormai adeguata alla normativa prevista dalla materia, senza necessità di produrre alcun certificato in originale, perché sarà sufficiente l’autocertificazione.
I mutui erogati dall’Istituto arrivano ad un importo massimo di 300 mila euro, se si tratta di prima casa, 100 mila euro se destinati alla ristrutturazione della prima abitazione e 50 mila per le spese accessorie , con durate da 10 a 30 anni.
Il modulo di richiesta va compilato in tutte le sue parti e spedito (anche via fax) presso una delle Sedi Inpdap presenti sul territorio, che è possibile visionare e scaricare direttamente dal sito ufficiale.
Da qualche tempo l’Inpdap consente anche di richiedere il mutuo per surroga, un’operazione di trasferimento del vecchio mutuo (legge Bersani), sempre a tassi molto agevolati.
Anche in questo caso, la domanda di surrogazione, in attesa di essere valutata, viene inserita in un’apposita graduatoria, che naturalmente sarà integrata da documentazione di appoggio, comprendente la perizia dell’immobile e, dopo aver avviato la pratica, anche di un atto notarile riguardante il cambio di istituto.