Alla luce di una recente sentenza della Corte di Cassazione, di cui si è parlato tanto negli ultimi mesi, riguardante il tasso di mora applicato ai contratti di mutuo, il cui teg (tasso effettivo globale) potrebbe superare il limite di usura, ha spinto numerose famiglie a voler verificare se le condizioni applicate ai propri contratti siano o meno “fuori legge”, ma come fare?
La prima cosa è quella di leggere attentamente il contratto di mutuo stipulato e le relative condizioni generali.
Qualora non sia riportata la clausola precisante che il tasso massimo applicabile non può superare in ogni caso il limite legale, è sufficiente sommare il tasso applicato al momento della sottoscrizione ed il tasso di mora, confrontando il risultato ottenuto con le soglie di usura pubblicate periodicamente dalla Banca d’Italia, relativamente al periodo in cui il mutuo è stato stipulato.
Per facilitare tale operazione, è possibile scaricare dal sito dell’Aduc un foglio di calcolo in cui inserire il tasso di interesse e l’indice, nonchè la data di stipula; in tal modo si avrà la possibilità di verificare, in linea di massima, l’eventuale superamento della soglia d’usura.
Qualora ve ne fosse conferma, il mutuatario potrà richiedere alla banca creditrice il ricalcolo di tutti gli interessi, presentando un reclamo formale, attendendo risposta entro 1 mese.
Se ciò non fosse sufficiente a risolvere il problema, allora ci si potrà rivolgere all’Arbitrio Bancario e Finanziario, che deciderà sulla questione entro 4 mesi e, qualora il cliente avesse ragione, la Banca in questione sarà tenuta al rimborso degli interessi percepiti illegalmente.
Fonte: Assofinmed