Un’amara sorpresa attenti i contribuenti sula fronte tasse, a partite dal 2014; sono, infatti, diversi gli aumenti previsti affinché il Governo “metta una pezza” alle grandi manovre effettuate per cancellare l’imu.
Per il nuovo anno sono previsti rincari soprattutto sui beni di consumo, ma vediamo nel dettaglio con quali spese (o tasse) dovranno fare i conti gli italiani fra qualche mese.
Già da ottobre potrebbe scattare l’aumento dell’Iva, dal 21% al 22%, anche se il Governo sta tentando di “ritardarla” il più possibile; ma prima o poi i contribuenti dovranno vedersela con il rincaro di beni, quali l’abbigliamento, l’elettronica di consumo, gli elettrodomestici, i servizi legali e professionali.
Tasse più pesanti sugli alcolici (accise su birra e superalcolici), il cui aumento è previsto in 3 fasi, il primo dei quali scatterà già dal prossimo 10 ottobre, per poi proseguire il 1° gennaio 2014 ed il 1° gennaio 2015; gli introiti serviranno a recuperare in parte le risorse a copertura del Decreto Scuola.
Anche le sigarette elettroniche rientrano nel mirino degli aumenti previsti a breve, infatti a partire dal nuovo anno, è contemplata su di esse un’imposta di consumo pari al 58,5%.
Sempre dal 1° gennaio 2014, l’imposta di registro, intesa quale imposta fissa, passerà dagli attuali 168 euro a 200 euro.
Per i dipendenti di circa 600 comuni italiani, da marzo 2015 la busta paga risentirà del rincaro delle addizionali Irpef, mentre liberi professionisti ed aziende ne sentiranno il peso al momento dell’autoliquidazione, prevista fra giugno e luglio 2014.
E non dimentichiamo la Service Tax, di cui tanto si sta parlando in quest’ultimo periodo, una tassa riguardante immobili e rifiuti, che dal prossimo anno graverà anche sugli inquilini.
Queste sono soltanto alcune delle maggiorazioni che ci attendono, ma di certo non è finita qui..!