Agenzia delle Entrate da oggi a lavoro per stanare i furbi del Fisco, attraverso il tanto temuto redditometro, che, come ricordiamo, consentirà di verificare se i cittadini abbiano o meno dichiarato tutti i guadagni percepiti, in base alle spese sostenute ed ai beni posseduti.
Previsti vari tipi di accertamento, prima di procedere con la denuncia effettiva, durante i quali i contribuenti avranno modo di giustificare eventuali “grandi spese”, non congruenti con le reali entrate.
Il Redditometro, dunque, prenderà in esame solo le dichiarazioni dei redditi a partire dal 2009, che farà scattare i controlli qualora la differenza fra dichiarato e spese ecceda il 20%.
Sembra che, secondo uno studio effettuato dal Sole 24 Ore, le province più a rischio di evasione fiscale siano quelle situate nel Sud Italia e quelle dove si concentreranno maggiori accertamenti saranno in Sicilia (Ragusa, Messina, Agrigento, Trapani, Catania), nel Lazio (Rieti, Viterbo e Latina), in Calabria (Crotone) ed in Campania (Caserta).
Per procedere con le verifiche il Redditometro è collegato con oltre 100 istituti di credito, che nel frattempo hanno provveduto ad inviare i dati relativi ai conti correnti e carte di credito, all’Agenzia delle Entrate.