Finalmente un notizia positiva per i contribuenti italiani: lo stop ad Equitalia è divenuto effettivo.
Il 15 giugno è stato finalmente approvato il Decreto che pone un freno alle azioni dell’Agente di riscossione.
Esso prevede importanti interventi, fra cui l’impignorabilità della prima casa, ad eccezione degli immobili di lusso.
Nello specifico, resta formalmente l’ipoteca, ma Equitalia non potrà mettere le mani sulla prima abitazione; le seconde case, invece, saranno aggredibili solo per importi superiori a 120 mila euro ed i beni d’impresa per un quinto.
Scompare, dal 30 settembre, anche la percentuale (aggio) percepita da Equitalia sulle somme effettivamente riscosse, sostituita con un rimborso dei costi fissi.
Anche la rateazione del debito diventa più flessibile, infatti sarà possibile dilazionarlo fino a 120 rate, anche se ciò riguarderà solo i debitori in difficoltà.
Inoltre, il numero di rate non pagate sale da due ad otto.
Giornata storica, dunque, quella dello scorso 15 giugno per i contribuenti italiani, poco avvezzi ad assistere all’applicazione di un Decreto importante, così veloce.
Adesso non resta che sperare in una soluzione rapida anche per bloccare l’imminente aumento dell’Iva.