L’Agenzia di riscossione, tanto temuta dai contribuenti italiani, rappresenta un punto di discussione impotante che il nuovo Governo sta discutendo, al fine di apportare dei cambiamenti ad alcune regole.
Equitalia, dunque, dovrà cambiare e le questioni attualmente aperte riguardano l’ipoteca sulla prima casa, che dovrà sparire, se rappresenta l’unico bene posseduto dal contribuente;
rateizzazione ancora più lunga per restituire i debiti, con la possibilità di sospenderne il pagamento fino a 6 mesi, qualora sussista una provata grave difficoltà economica del debitore;
niente pagamento anticipato, che attualmente prevede il versamento di un terzo dell’importo contestato al Fisco, in presenza di un ricorso da parte del contribuente;
infine, la pignorabilità, fino ad un massimo di un quinto, dei beni che l’imprenditore utilizza per la sua attività.
Il Governo, inoltre, intende intervenire anche sul compenso che spetta ad Equitalia per l’attività di riscossione, attualmente ancora pari all’8% e sugl’interessi di mora, aumentati al 5,2% dal 1° maggio 2013.
Intanto è già stato stabilito che entro fine giugno i Comuni abbandonino Equitalia.