La speranza dei contribuenti italiani è che il famigerato e temuto Redditometro, voluto dal Governo Monti venga finalmente eliminato, ma essa non è tanto alimentata dai rivolti dei recenti risultati delle elezioni politiche, quanto della decisione di un giudice del Tribunale di Pozzuoli, che ha accolto il ricorso di un pensionato, definendo il Redditometro, un mezzo che lede la privacy.
La notizia ha fatto il giro del web e ha fatto nascere negli italiani la convinzione che ci siano buone probabilità che il Redditometro, in partenza proprio a marzo, possa essere bloccato.
Il pensionato in questione è ricorso alla legge per lamentare gli effetti lesivi di questo strumento sulla sua vita privata, andando a spiare gli elementi più delicati, come le spese sostenute per le cure mediche.
Il soggetto ha avuto ragione ed il giudice ha decisamente vietato il Redditometro, in quanto invade la libertà dell’ individuo, proprio sugli aspetti più privati della sua vita, ordinando addirittura di distruggere tutti i dati finora acquisiti dal Fisco sul pensionato.
Una sentenza che ha suscitato non poco clamore e che mette in seria discussione l’ avvio del Redditometro.