Partendo dal presupposto che il sogno di acquistare una casa è un valore “trasmesso” dai nostri genitori, una sorta di bene vissuto nell’immaginario collettivo come un qualcosa di sicuro e stabile che si deve necessariamente raggiungere, la strada maestra per arrivare a questo obiettivo è quella del mutuo.
Al di là del fatto che ci possano essere delle difficoltà in fase di erogazione, dobbiamo anche dire che contrarre un mutuo per molte persone risulta essere purtroppo una vera impresa.
Per una volta non vogliamo parlare di difficoltà di accesso al credito per condizioni eccessive, ma parliamo proprio di cultura del mutuo e di tutte quelle piccole norme che dovremmo conoscere prima ancora di valutarne “uno”.
Unicredit svolgendo un’opera notevole di informazione rivolta all’utente medio, unitamente al contributo delle 12 Associazioni dei consumatori, ha elaborato una sorta di decalogo delle cose che occorre sapere nel momento in cui si decide di valutare la stipula un mutuo.
Vediamo insieme le informazioni più importanti in possesso delle quali un utente deve essere per potersi dire mediamente informato: quali sono i parametri di valutazione in base ai quali, appunto, la banca ne valuta una ipotetica erogazione?
Capacità economiche, situazione patrimoniale dei richiedenti e pertinenza della rata in proporzione alle entrate sono quelli più importanti; inoltre il richiedente deve valutare le spese di avvio istruttoria, il tasso concordato, ed il costo mensile della rata.
Vi sembra poco? Ci vorranno diversi giorni per avere un riscontro di questi dati. Con una base di partenza di informazioni simile, non risulterà poi difficile presentarsi e richiedere la stipula del più cospicuo dei finanziamenti, con tutta la chiarezza del caso.