In un primo momento si era deciso di far pagare la prima rata della nuova tassa sui rifiuti, meglio conosciuta con il nome Tares, a partire da questo mese, poi era stato tutto spostato ad aprile ed ora il Senato la fa slittare a luglio, proprio come aveva proposto la Commissione Ambiente.
La Tares è un altro elemento che ha molto fatto discutere in questi ultimi periodi, soprattutto perchè rappresenta un’ ulteriore stangata per i contribuenti italiani, già provati dalla crisi e dall’ introduzione di altre imposte, come l’ Imu.
Infatti, a meno che non siano nel frattempo apportate delle modifiche, la nuova tassa sui rifuti promette un’ incidenza per complessivi 2 miliardi di euro in più rispetto alle vecchie Tarsu e Tia.
Ciò vuol dire che l’ esborso per i contribuenti peserà anche fino al 29% in più, a seconda della tipologia di unità immobiliare ed alla sua metratura.
Ricordiamo, infine, che la Tares colpirà non solo i proprietari di immobili, ma anche chi ci vive o lavora (affittuari).