Quel monologo che sembrava riguardare esclusivamente il trio “Italia, Grecia e Spagna”, sembra finalmente volgere al termine, dopo i dati inerenti all’economia d’oltralpe e tedesca, che hanno fatto registrare dei primi segnali d’allarme, secondo quanto annunciato dalle stesse agenzie di rating.
La Francia, che ha visto un’economia stagnante per tutto il 2012, si è vista tagliato il rating ad AA+, con outlook negativo, mentre la Germania ha registrato una prima consistente flessione generale, che ha allarmato in qualche modo Berlino, ovviamente “dipendente” dalla catena Europea e dal commercio coi vari stati, indispensabili anche per la grande industria tedesca.
Quello che succederà non possiamo ovviamente saperlo, e la stessa discordanza dei vari leader europei in merito all’approvazione del bilancio, lascia presagire dei primi segnali “problematici”, derivanti da una politica anche troppo “nazionalista” e non “europeista” di alcuni paesi.
Capirà Berlino di non essere autosufficiente, in caso di disgregazione dell’Europa o addirittura del fallimento di alcuni dei più importanti partner commerciali, che come una catena sono altresì indispensabili per l’economia tedesca? Sono disposti i vari paesi a rinunciare a parte della propria sovranità nazionale, per rendere l’UE migliore? Alcuni lo hanno già fatto, ed altri sono stati “costretti” a farlo. Staremo a vedere se anche i più “forti” prenderanno questa direzione.