Quanto annunciato dal Governo è stato effettivamente mantenuto; dal primo gennaio del prossimo anno scatterà ufficialmente il nuovo redditometro, che secondo ciò che dicono gli esperti del settore, servirà a limitare in qualche modo il fenomeno dell’evasione fiscale, uno dei “cancri” del nostro paese, responsabile di quasi la totalità dei problemi degli ultimi decenni, economico-finanziari.
Fra le varie voci di spesa sotto la lente di ingrandimento di un super computer, quello che svolgerà le verifiche, ovviamente non potevano mancare mutui, case e proprietà, che in primo luogo dovrebbero far scattare l’allarme eventuale. Ma in che modo funziona questo strumento, e soprattutto come potrà aiutare a sgominare evasori fiscali?
Semplicemente, analizzando tutte le voci di spesa del caso, ed effettuando una proporzione col proprio reddito dichiarato; se vi sarà una distanza eccessiva in merito a quanto speso e quanto dichiarato, al di sopra di una certa percentuale scatteranno i primi segnali di avviso, fino ad arrivare a determinate soglie che daranno luogo automaticamente ad accertamenti fiscali.
Se possedete auto, barche, vari immobili, ed effettuate vacanze ogni estate, frequentate palestre, scuole o piscine, ed il vostro reddito tuttavia non supera un quarto di quanto necessario per svolgere simili attività, non dovrete sorprendervi insomma se la guardia di finanza verrà a casa vostra, in cerca di spiegazioni.
Quanto sarà utile questo strumento? Più o meno similmente ai vari “colleghi” del passato si pensa, che hanno aiutato in qualche modo, ma che non hanno mai risolto o contrastato in maniera consistente il problema.