Il dato allarmante che è emerso in questi ultimi giorni è abbastanza chiaro, e dovrebbe far riflettere molto sull’operato di banche e governi. Secondo quanto affermato dalla BCE, le banche che fanno parte della zona euro, hanno richiesto allo sportello d’emergenza della BCE cifre pari quasi ad 8 miliardi, in un solo giorno, sottoposti ad interesse dell’1,5%.
E così, come di consueto, “mamma BCE” aiuta e sempre aiuterà tutti, ma perché le banche nazionali poi, una volta ricevuto il credito, spesso e volentieri ad interessi zero, non lo erogano ai cittadini, ed alle imprese, che a maggior ragione in questo periodo, ne hanno molto di bisogno? E soprattutto, perché nonostante i crediti acquistati dalla BCE abbiano tassi “ridicoli”, le banche , a maggior ragione italiane, propongono livelli di interesse incredibili, e non più sostenibili?
La risposta ovviamente non spetta a noi, ma ovviamente non è difficile intuire che dietro questo meccanismo, qualcosa non quadra. Il dato fornito in questi ultimi giorni dalla Fiaip, evidentemente non smentisce la nostra tesi. In Italia i prestiti ed i mutui concessi e famiglie ed imprese, si sono praticamente azzerati, dopo i trimestri ennesimi in cui si registravano i tonfi. E cosa fanno le banche con tutti questi soldi che ricevono? Non sarebbe forse arrivato anche in questo settore il momento di tagliare stipendi e vitalizi di super manager, e concedere il credito ai cittadini?