I prestiti partecipativi sono finanziamenti a medio-lungo termine dedicati a piccole e medie imprese, i quali prevedono che una parte del rimborso sia commisurata ai risultati economici conseguiti dall’azienda finanziata.
In linea generale, i prestiti partecipativi sono finalizzati a finanziare progetti di sviluppo ed innovazione, atti a migliorare i risultati dell’impresa stessa. Essi sono caratterizzati da tre elementi principali, ossia: la remunerazione, il rimborso, le garanzie.
Per quanto riguarda la remunerazione, come accennato in precedenza, è legata in parte ai risultati economici della società che riceve il finanziamento; gli interessi prevedono una componente minima garantita e legata ad un tasso base concordato ed una componente variabile subordinata alle performance dell’azienda;
il rimborso del capitale viene restituito attraverso rate periodiche, mentre le garanzie riguardano quelle personali prestate dai soci dell’azienda in modo individuale, come la fidejussione.
La durata dei prestiti partecipativi è compresa fra i 5 ed i 10 anni ed il relativo piano di ammortamento prevede il rimborso del capitale con il pagamento di rate trimestrali o semestrali e della quota interesse in base alle performance dell’impresa.
Essi possono sostanzialmente essere suddivisi in due categorie: finanziari ed equity.
I prestiti partecipativi finanziari si basano su impegni pre-definiti dei soci o della società, per quanto riguarda l’aumento di capitale e le modalità di rimborso delle rate e presentano, quindi, la caratteristica di un finanziamento subordinato;
i prestiti partecipativi equity prevedono l’acquisizione da parte dell’ente erogante di una partecipazione nel capitale sociale dell’azienda, diventando, in tal modo socio della stessa.
Questi ultimi risultano essere più complessi rispetto a quelli finanziari, in quanto necessitano di vari adempimenti di natura amministrativa ed operativa.
Per le piccole e medie imprese che fossero interessate ad ottenere un prestito partecipativo, è opportuno che si rivolgano ad istituti di credito, finanziarie o banche di credito mobiliare, tenendo ben presente che esso presenta un elevato livello di rischio, nonostante risulti essere vantaggioso soprattutto per le aziende in fase di avvio o di sviluppo, che in questo riescono ad ottenere risorse finanziarie senza immobilizzare i risultati operativi.