Il pericolo di una bolla immobiliare speculativa si sta rapidamente spostando all’interno dei confini del subcontinente indiano. Stando a quanto sta emergendo nelle ultime settimane, infatti, i pericoli di un temuto scoppio speculativo potrebbero avvertirsi proprio in India, Paese dove il livello di appartamenti sfitti o indisponibili è cresciuto a dismisura nel corso degli ultimi anni.
Quasi i due terzi degli appartamenti costruiti nel subcontinente durante gli socrsi sei anni sono infatti privi di un inquilino o chiusi, e tale situazione – nell’ipotesi di una improvvisa crisi di liquidità – potrebbe addirittura condurre il real estate indiano in un contesto di scoppio di una bolla immobiliare, e ad una situazione simile a quella che è stata riscontrata negli Stati Uniti nel 2008, che diede vita alle crisi finanziarie internazionali ancora in corso.
A rivelare il timore di cui sopra è un recente studio ministeriale, che stima altresì che tra il 2007 e il 2012 sarebbero stati costruiti 17,95 milioni di alloggi sulla spinta di una improvvisa urbanizzazione della popolazione precedentemente abitante nelle aree extra urbane, ma ora costituti per il 62 per cento da alloggi definiti “sfitti o indisponibili”.