Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato che sono troppi oggi gli atteggiamenti di intolleranza e aggressione che fanno rumore nel nostro paese. Al contempo però elogia papa Francesco per i suoi tentativi di costruire ponti con il mondo musulmano.
Il presidente Sergio Mattarella ha parlato durante un’intervista del rapporto con la chiesa. Un passo doveroso oggi dopo le crescenti tensioni tra il Papa e Matteo Salvini, il ministro degli interni del nostro Paese.
Tra Mattarella e Salvino: il rapporto con Papa Bergoglio
Il presidente della Repubblica è per noi una sorta di figura non partigiana il cui compito è quello di garantire l’unità nazionale. Ecco dunque che durante l’intervista ha sottolineato che i rapporti tra la Santa Sede e l’Italia sono e saranno sempre forti.
Salvini, il leader della Lega Nord di destra, è salito al potere su una retorica anti-migranti e ha affermato che l’Islam è incompatibile con la costituzione italiana. Non ha ancora incontrato il Papa, che ha ripetutamente invitato i rifugiati ad essere accolti e al contempo ha chiesto al nostro Governo di dialogare con l’Islam.
Il ministro dell’Interno, tuttavia, ha avuto più di un incontro con il cardinale statunitense Raymond Burke lo stesso giorno in cui è stata rilasciata l’intervista rilasciata dal Presidente Mattarella. Insomma sono in corso i tentativi di appianare i dissapori.
Le parole del cardinale statunitense Burke
Durante l’evento del 17 maggio, a pochi passi dal Palazzo del Quirinale, residenza del presidente italiano, è stato chiesto al cardinale della mancanza di un incontro tra Salvini e il Papa. Una domanda scritta di un membro del pubblico diceva: un politico che rifiuta l’immigrazione musulmana dovrebbe rifiutare una benedizione papale?
“Per essere contrari ai musulmani su larga scala, l’immigrazione è un esercizio responsabile del proprio patriottismo”, ha detto il cardinale. Mentre ha sottolineato che i “veri rifugiati” dovrebbero essere aiutati. Ma, questo non include la migrazione di massa. “Per resistere all’immigrazione musulmana su larga scala, secondo me, c’è bisogno di essere responsabile“, ha affermato.
È errato quindi descrivere alcuni immigrati come “opportunisti”. Così come non si dovrebbe dire che quelli provenienti dalle contee musulmane hanno presentato un problema perché l’Islam “crede che sia destinato a governare il mondo”.
Il cardinale Burke, uno dei critici più importanti del papa, ha legami con l’ex capo stratega del presidente Donald Trump, Steve Bannon. Il cardinale è anche presidente del comitato consultivo dell’Istituto Dignitatis Humanae, il corpo attraverso il quale Bannon desidera istituire una scuola in un ex monastero a Trisulti. Il tutto per insegnare ai guerrieri della cultura come difendere i valori giudaico-cristiani.
Le dichiarazioni di Sergio Mattarella
Parlando con Andrea Tornielli, direttore editoriale di Vatican News e con il direttore di L’Osservatore Romano, il presidente Mattarella ha detto che “atteggiamenti di intolleranza, aggressività” e chiusura ai “bisogni degli altri” sono venuti inavvertitamente allo scoperto. Comunque ha parlato di “fenomeni di minoranza”.
La fonte delle attitudini, ha spiegato, è arrivata dopo il crollo finanziario del 2008. Ma anche dopo, il divario tra ricchi e poveri e l’incertezza creata dalla globalizzazione e dalle nuove tecnologie.
Tutto ciò ha creato situazioni di paura, avversione reciproca, conflitto tra persone, tra gruppi sociali, [e] tra territori all’interno di ciascun paese. Ha affermato che la religione è diventata sempre più la ribalta internazionale e che rispetto e dialogo tra fedi diverse come antidoto all’estremismo.
Ha elogiato la dichiarazione sulla Fraternità Umana firmata dal Papa e dal Grande Imam di Al-Azhar ad Abu Dhabi, che ha detto di aver rimosso la giustificazione della predicazione dell’odio o del terrorismo. Nonché di aver messo al bando un abuso di “motivazioni religiose”. Durante una visita a Bangui, nella Repubblica Centrafricana, il Papa ha chiesto a un imam locale di unirsi a lui sul papamobile. E Matterella ha detto che questo è un segno “molto efficace” di “grande apertura”.
Parlando pochi giorni prima delle elezioni parlamentari europee, il presidente 77enne ha ammesso che gran parte dell’elettorato appare oggi deluso dall’Unione europea. Anche se ha affermato che questo è dovuto all’egoismo degli stati piuttosto che alle istituzioni dell’Unione europea.
Tuttavia, ha affermato che i giovani sentono naturalmente sia i cittadini europei che i cittadini del proprio paese; in particolare quelli che sono “nativi digitali” che godono di voli low cost in tutto il continente e la possibilità di studiare in diverse università in Europa.
Il vecchio continente aveva bisogno di “recuperare lo spirito dei suoi inizi” e offrire crescita economica, civile, culturale e morale.
Cosa pensa Burke sull’Unione Europea
Da parte sua, il card. Burke ha affermato che l’Unione europea si è allontanata dal suo scopo originario, cioè “di un’unione dell’Europa affinché tutti i governi rispettino l’ordine morale”.
Nel suo discorso il cardinale ha condannato “l’orgoglio peccaminoso che ispira il perseguimento di un singolo governo globale”. Inoltre ha offerto una lettura ristretta del catechismo della Chiesa sull’accoglienza dei migranti sottolineando che tale accoglienza, come risulta dal testo, non è indiscriminata.
Il cardinale Burke è stato raggiunto per un confronto dal cardinale olandese Willem Eijk che ha sostenuto che i cattolici divorziati e risposati non dovrebbero ricevere la comunione. Inoltre che le coppie che usano la contraccezione dovevano andare alla confessione prima di tornare all’Eucaristia.
Il cardinale Eijk ha detto che la chiesa in Olanda sta diventando più piccola. Ma la qualità sta aumentando, perché quelli che rimangono sono veri credenti.