Ennesima novità per l’Imu sui terreni, la scadenza è stata prorogata al 10 febbraio (mentre inizialmente era stata fissata per il 26 gennaio). Le novità in tema di Imu agricola non sembrano cessare, da ultimo è arrivato il provvedimento del Governo del 23 gennaio (intitolato “Misure urgenti in materia di esenzione Imu”) che sposta il giorno dei pagamenti e rivede l’impianto della tassazione, ed è caos per i cittadini. Numerosi sono stati, infatti, i ricorsi presentati al Tar. Con la nuova misura lo Stato stima d’ incassare circa 270 milioni.
Ma vediamo chi sarà tenuto e chi no al pagamento della tassa. Il dato di partenza è costituito dalla classificazione Istat dei Comuni italiani . Il nuovo provvedimento esenta i “terreni ubicati nei Comuni totalmente montani”. Inoltre nessun onere di pagamento è previsto per i terreni “parzialmente montani” di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali. Diversa sorte tocca ai terreni non montani che, insieme a quelli parzialmente montani non posseduti da coltivatori professionisti, non potranno sottrarsi al pagamento dell’ Imu.
Queste regole valgono anche per il 2014. In aggiunta il Governo ci tiene a precisare che comunque per il 2014 rimangono esenti quei terreni per i quali erano previste le esenzioni nel decreto del 28 novembre scorso.
In definitiva la situazione è un alquanto confusionaria e le proteste dei cittadini non sono le sole. Contemporaneamente cresce il malcontento dei commercialisti, costretti a fare i conti – per l’ ennesima volta – con provvedimenti nuovi che portano con se dubbi ed incertezze varie e, allo stesso tempo, richiedono soluzioni rapide da prendere in tempi molto ristretti visto l’avvicinarsi della scadenza.