Come intuibile, non è solamente l’Italia a dover fare i conti con una forte crisi del mercato immobiliare. Cali delle compravendite e dei valori commerciali stanno infatti interessando tutti i principali mercati nazionali d’Europa, incluso quello del Regno Unito e, al suo interno, del perimetro metropolitano di Londra, che pur aveva goduto – anche nel recente passato – di performance certamente più meritevoli di interesse.
Ebbene, a Londra – stando a quanto riferito da alcune ricerche statistiche – i prezzi delle case sono crollati di una soglia record durante il mese di luglio. Nella capitale inglese le abitazioni e gli uffici si vendono a fatica e, come se non bastasse, un’improvvisa impennata dell’offerta di settore ha contribuito a rendere particolarmente critico il gap tra le richieste della domanda e quelle dei venditori.
E così, i prezzi sul fronte della domanda sarebbero calati del 36%, per una media pari a poco più di 460 mila sterline. In Inghilterra e in Galles il valore è invece calato si soli 1,7 punti percentuali, con una migliore tenuta che per lungo tempo è stata garantita proprio dall’appeal di Londra.
Considerato che buona parte delle colpe di questo immobilismo immobiliare è legato al settore creditizio e alla difficoltà di erogare mutui, la Banca d’Inghilterra la scorsa settimana ha varato un nuovo piano di prestiti volto a rilanciare le possibilità di concedere finanziamenti a scopi immobiliari.