La Bce ha ufficializzato oggi l’inizio del programma di acquisto di Covered Bond. Per Covered Bond si intendono le emissioni a breve termine delle istituzioni finanziarie. Non è stato reso noto il quantitativo di bond da acquistare. Si sa solo che la prima partita di acquisti interesserà in prevalenza gli istituti francesi.
Questa è solo una delle tante misure decise da Mario Draghi per immettere liquidità nell’economia reale. La sensazione è che l’obiettivo non verrà centrato. Se prima dell’asta di Tltro vigeva un certo ottimismo, dopo il fallimento di quest’ultima lo scetticismo è aumentato in maniera esponenziale. Dunque sono in tanti a reclamare il Quantitative Easing, che Draghi considera una sorta di extrema ratio, nonostante i no categorici della Germania.
Cosa ne pensano gli analisti? I pareri sono più che altro negativi.
Michala Marcussen, consulente di Societe Generale, ha espresso tutta la sua perplessità. A incidere non tanto la qualità dell’azione in sé, quanto le difficoltà determinate dal contesto economico: “I timori sull’economia dell’Eurozona sono stati uno dei temi principali della scorsa settimana, caratterizzata dall’ampio sell-off sui listini azionari. Per avere un recupero sostenibile l’area euro ha bisogno di veri cambiamenti politici, sia a livello di politica fiscale sia con un maggiore sforzo nelle riforme strutturali”.
La stessa analista ha poi specificato che la questione principale è l’incontro tra domanda e offerta di credito: “La nostra aspettativa è per un esercizio credibile che contribuirà a rafforzare il sistema bancario dell’area dell’euro nel tempo. Per ora, non vediamo nessun problema nell’offerta di credito nei Paesi core, mentre ci aspettiamo che il miglioramento nella periferia dell’Eurozona richieda ancora un po’ di tempo. Il vero problema rimane la domanda di credito, anche nella periferia”.