Terni. La giornata odierna vede protagonisti i lavoratori dell’Ast che da stamane sono in sciopero.
Le acciaierie di Terni – 130 anni di storia – sono attualmente di proprietà di Thyssenkrupp che, sostanzialmente, ha intenzione di spostare la produzione nel Nord Europa. Questa politica pregiudicherebbe 537 posti di lavoro.
Ieri sera al vertice tenutosi a Palazzo Chigi eran presenti, tra gli altri, il ministro Guidi, la Regione ed il Comune di Terni. Dal tavolo di lavoro è emersa la volontà di riaprire una trattativa tecnicamente già chiusa ed evitare che Thyssenkrupp attui comportamenti unilaterali. Si richiede di riportare la produzione ai livelli di tre anni fa, continuando la produzione storica a Terni.
La manifestazione di 8 ore è stata indetta dall’Assemblea dei lavoratori ed è partita stamane da V.le Brin verso le 9.30. Vi stanno partecipando anche i segretari generali di Ast Fim Cisl, Cgil e Uil. I negozianti della città hanno appoggiato lo sciopero, scegliendo di non alzare le serrande.
Si richiede al Governo di trattare con Thyssenkrupp e persuadere l’azienda a riportare la produzione ai livelli di tre anni fa, continuando la lavorazione storica a Terni.
Brutte prospettive anche per un’altra azienda: la TRW di Livorno – 500 dipendenti-, leader a livello mondiale per la produzione di sistemi di sicurezza per automotive. Acquisita la settimana scorsa dalla Zf, e all’avanguardia per tecnologia ed innovazione, l’azienda è uno dei maggiori fornitori dell’industria automobilistica. Anche in questo caso la crisi di mercato è stata responsabile di una situazione di incertezza circa il presente ed il prossimo futuro dello stabilimento dei Livorno e, quindi, dei lavoratori che dalla scorsa notte son riuniti in assemblea permanente.