Purtroppo in tema di tagli e sacrifici non è ancora finita. Il previsto rialzo dell’iva non è stato cancellato dai piani di governo ma è solo slittato, ed a meno che non si riescano a reperire altri 7 miliardi di euro, l’esecutivo revisionerà l’intero quadro delle agevolazioni e sconti fiscali.
Il pacchetto delle oltre 700 agevolazioni vale circa 260 miliardi di euro , e l’esecutivo ha già pronta una mappatura della rilevanza sociale del costo economico di ogni singola detrazione. Infatti già a fine dicembre sono state analizzate le 720 “tax expenditures” e sono state divise in 14 categorie principali, per ordine di rilievo costituzionale e di importanza sociale.
Delle cosiddette agevolazioni intoccabili fanno parte ad esempio le agevolazioni riconosciute per il mantenimento dei figli e del coniuge, quelle in materia di lavoro dipendente e di pensione. Alla fine il totale di questo tipo di agevolazioni è circa 83 miliardi di euro.
Sebbene lo studio sia ancora in fase preliminare e l’esecutivo ha dichiarato che un prima bozza del piano dei tagli non sarà pronta prima della metà di agosto, alcuni addetti ai lavori hanno ipotizzato quali siano le detrazioni e le deduzioni a maggior rischio tagli.
A parte quelle classificato come meno rilevanti a livello costituzionale, sono in bilico anche le agevolazioni più datate e quelle più costose per l’erario. Pertanto nel pacchetto delle potenziali rivisitazioni potrebbero rientrare le detrazioni per ristrutturazione del 36 % e quelle del 55 %, ma quasi sicuramente no quelle inerente la detrazione per interessi da mutuo principale