Bot in programma all’asta di oggi tutti collogati, il Tesoro porta a casa così un ottimo risultato. Peccato che i rendimenti abbiano fatto registrare un aumento. Ciò potrebbe rappresentare un segnale per l’economia.
Diversamente da ciò che dice il senso comune, la questione riguarda la vita delle persone. Se i rendimenti sono alti, lo Stato deve allocare risorse per il pagamento degli interessi, privando delle stesse i cittadini di denaro e quindi di servizi.
L’Italia ha venduto oggi 10 ottobre Bot a un anno per 8 miliardi di euro. Buono anche il rapporto di copertura, che si attesta a 1,7. Cattive notizie – sebbene sia presto per parlare di allarme – sul fronte dei rendimenti, che è poi l’elemento che maggiormente si abbatte nell’economia reale: 0,3%, contro il minimo di 2,71 fatto registrare a settembre.
Tutto ciò potrebbe avere un significato di una certa rilevanza per l’economia. Di buono, c’è la questione dell’attrattività. Se il collocamento dei titoli copre tutti i prodotti finanziari inseriti nel programma, vuol dire che l’Italia è considerata nonostante tutte le difficoltà una meta accettabile per gli investimenti. Ma se il rendimento sale, allora è in ballo la questione dell’immagine. Il giudizio sul Bel Paese forse non è totalmente positivo. Potrebbe esserci qualche dubbio sulla capacità delle nostre istituzioni di riformarsi, o, più probabilmente, è l’Europa a essere vittima di un giudizio non lusinghiero.
Occorre specificare, però, che almeno dal punto di vista del finanziameno l’Italia si è lasciata il peggio alle spalle. Sono lontani i tempi in cui i rendimenti dei Btp superavano il 7% e quelli dei Bot 1,5%.
Diversamente da ciò che dice il senso comune, la questione riguarda la vita delle persone. Se i rendimenti sono alti, lo Stato deve allocare risorse per il pagamento degli interessi, privando delle stesse i cittadini di denaro e quindi di servizi.