Nel gennaio 2012, come oramai sparete, anche sugli annunci immobiliari è previsto l’obbligo di inserimento dell’indicazione di classe energetica dell’immobile. Una misura che da un lato si propone di fornire maggiore trasparenza a chi acquista casa, dall’altro mira a ridurre l’impatto ambientale degli edifici ad alto consumo energetico.
Le iniziative in questa direzione non mancano. In Friuli ad esempio, dove la Regione ha previsto agevolazioni sui mutui per tutti coloro che vogliono acquistare o costruire casa attraverso una richiesta specifica da inoltrare alle banche aderenti prima che la compravendita immobiliare sia conclusa. Requisito vincolante per accedere alle agevolazioni: la classe energetica dell’immobile.
Secondo quanto previsto non possono ottenere le agevolazioni tutti quegli immobili e quelle abitazioni che rientrino in una classe energetica paria a F o superiore. L’indice di prestazione energetica di un immobile può variare da A+ a G. Le varie classi indicano i livelli di consumo dell’immobile sia per il riscaldamento durante l’inverno che per le fasi di climatizzazione estiva (raffreddamento). Una casa in classe energetica A è quindi sinonimo di basso impatto ambientale, risparmio energetico e economico.
A Trieste però circa l’80% degli appartamenti non rientra nella categoria prevista e quindi non hanno alcuna possibilità di usufruire delle agevolazioni. Per questo motivo il consiglere regionale Tononi ha sollevato il problema chiedendo una modifica al testo per evitare ulteriori strozzature per un mercato, quello immobiliare, già duramente colpito dalla crisi.