Il mercato immobiliare torna a crescere. E’ quanto emerge da un report dell’Agenzia delle Entrate, che ha fotografato la situazione del real estate italiano nel primo trimestre del 2014. La performance dei primi tre mesi del 2014, rispetto agli ultimi tre del 2013, ha fatto registrare un aumento dell’1,6%.
Non si può parlare di boom, ma di un ottimo punto di partenza per una crescita futura più consistente certamente sì.
I motivi di questa piccola espansione vanno rintracciati in due fattori. Il primo è il fattore prezzi. Questi, a seguito del calo pluriennale della domanda, si sono abbassati progressivamente fino a incrociarsi con le reali disponibilità economiche degli acquirenti. Il secondo fattore è rappresentato dalle iniziative anti-credit crunch realizzate da alcuni anche: Cariparma, Barclays e altri istituti si sono distinti per la facilità con cui stanno concedendo mutui ipotecari.
All’interno di questo dato, emerge l’edilizia residenziale, che fa segnare un ottimo +4,7% ma anche l’edilizia commerciale, che fa segnare – analogamente – un +4,6%.
Molto importante anche il dato sul numero di transazioni eseguito. Negli ultimi dodici mese si sono verificate 98.403 transazioni contro le 94.555 dei dodici mesi precedenti. L’aumento è, in questi caso, del 4,1%.
A trainare questa performance, il Centro Italia (+10%) e in misura minore il Nord (4,5%). Il Sud invece va segnare un decremento del’1,6%.
Le città dove l’aumento del fatturato da vendita immobile è più consistente sono Bologna (+29,2%), Genova (25,3%), Roma (21,4%), Torino (+10,8%), Firenze (+9,7%) e Milano (3,4%). Le città dove si vende di meno, invece, sono: Palermo (-1%) e soprattutto Napoli (-25%). In questi due cetri si vende sempre meno e il prezzo sta ancora scendendo. Ne consegue che le migliori occasioni si trovano proprio a Napoli e a Palermo.