Ieri il Parlamento ha approvato il Piano Casa. Una misura da 1,7 miliardi che punta a risolvere l’emergenza casa e facilitare la stipula degli affitti. Dopo un iter non lunghissimo, il decreto è diventato legge con il voto favorevole di Pd, Ncd, Scelta Civica e con i voti contrari di Forza Italia, Sel, Lega e M5s.
Quali sono le novità che il Piano Casa di Renzi introduce? Ecco una lista esaustiva.
Cedolare secca. Scende al 12% (in passato era 15 e prima ancora 21). Il contribuente verrà sgravato dal pagamento dell’Irpef e del bollo.
Fondo morosità colpevole. L’anno scorso è stato istituito questo fondo che riserva risorse per chi non riesce a pagare l’affitto. Fino all’altro ieri, il fondo consisteva in 40 milioni, oggi consiste invece in 226 milioni. Questa cifra copre il periodo 2014-2020.
Fondo affitto. Crescerà in due anni di 100 milioni, che si aggiungono ai 100 milioni già stanziati. La novità è che anche le imprese di costruzioni potranno usufruire di questo denaro – e non solo le cooperative edilizie. Una parte del fondo è dedicata infine alle agenzie locali che assegnano alloggi agli inquilini che hanno subito di recente uno sfratto.
Lotta agli abusivi. Il decreto prevede l’impossibilità degli occupanti abusivi di procedere con l’allaccio di luce e gas. Questi non potranno, inoltre, essere inseriti nelle liste di assegnazione di case popolari.
Lotta al nero. Gli inquilini in nero potranno denunciare l’illegalità del loro contratto senza temere ripercussioni da parte del proprietario. Per lo lo sfratto è vietato fino al 31 dicembre 2015.
Detrazioni particolari. Per chi non supera i 15.493 euro di reddito all’anno e ha adibito a prima casa un’abitazione popolare, è previsto un ulteriore sconto Irpef di 450 euro all’anno.