Una statistica rilevata dall’Istat rivela che il mercato immobiliare italiano risente della attuale crisi economica. Secondo l’Istituto, durante il secondo trimestre del 2011 si abbassa il numero di abitazioni dei fabbricati residenziali che hanno avuto il permesso di costruzione, si parla del -7% rispetto al trimestre del 2010.
Rispetto agli anni precedenti, insomma, si costruisce di meno, qusto perché è evidente che la domanda non è in grado di assorbire un’offerta troppo ampia. Sul fronte residenziale si è passati dalle dalle 184.423 unità del 2000 alle 278.602 unità del 2005, anno del picco, data dalla quale è iniziata la discesa che ha portato l’indicatore a quota 141.586 unità nel 2009. Osservando poi trimestre per trimestre è negli ultimi tre mesi del 2004 che si registra il picco delle 75mila unità. Poi la discesa.
Nel momento considerato, si è verificato un piccolo aumento della superficie utile abitabile (+1,3%). Negli anni addietro l’andamento della superficie utile abitabile ha indicato una crescita fino alla fine del 2004, minimo di 2,01 milioni di mq nel primo trimestre 2010. Per quanto riguarda il settore non residenziale, il bilancio diventa pesantemente negativo: La superficie dei fabbricati non residenziali si abbassa del 15,7% nel secondo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo 2010.
Da questi dati possiamo affermare con sicurezza che è in atto una crisi del settore edilizio. Il dato relavito all’indice di produzione delle costruzioni, nella media dei primi undici mesi del 2011 è stato inferiore del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.