L’Italia è la terza economia europea con una popolazione di 60,8 milioni di abitanti . Il paese mediterraneo ha anche la più alta percentuale di cittadini di età pari o superiore a 65 anni, pari al 21,4% della popolazione.
L’invecchiamento della generazione del baby boom, l’aspettativa di vita più lunga e i bassi tassi di natalità contribuiscono a questa fascia demografica. Insieme, queste sono condizioni adatte per rallentare la possibile crescita economica poiché il successo dipende sia dalla qualità che dalla quantità della forza lavoro.
Il popolo anziano: ricchezza o povertà
Una popolazione che invecchia influisce sulla sostenibilità economica senza risorse adeguate. Il futuro incerto dell’economia italiana mette a nudo la necessità di una politica che si presti ad un invecchiamento più “sano e attivo” affrontando i bisogni degli anziani con adeguata assistenza e cura. Questa politica progressiva comporta la riduzione del carico fiscale sulle spalle della parte più anziana e più debole degli anziani insieme a una migliore assistenza domiciliare. Il movimento verso la riforma è essenziale poiché la povertà degli anziani in Italia ha raggiunto tassi dell’8,2% di povertà relativae il 4,2% in povertà assoluta.
Le donne vedove sono principalmente quelle senza mezzi di reddito e nel costante timore di essere sfrattate. Questa percentuale della popolazione ha un disperato bisogno di programmi e aiuti poiché la maggior parte non è in grado di vivere in modo affidabile e di stare al sicuro durante la pandemia.
In che modo COVID-19 ha avuto un impatto sulle comunità anziane
La pandemia globale di COVID-19 ha avuto un impatto devastante sui cittadini italiani e sull’economia. I livelli di povertà che erano in costante crescita per quattro anni prima del 2019 erano in calo prima dell’impatto di COVID-19. A giugno 2020 4,6 milioni di cittadini italianivivevano in assoluta povertà incapaci di permettersi i beni di prima necessità.
Nel frattempo, circa 1 milione di cittadini in più non sono stati in grado di acquistare beni e servizi essenziali. Sebbene la povertà colpisca principalmente i giovani in Italia, COVID-19 ha lasciato gli anziani in lunghi periodi di isolamento sociale e senza opportunità economiche, soprattutto se la loro famiglia li sostiene finanziariamente.
Le stime hanno stabilito che oltre 1,6 milioni di cittadini sopra i 65 anni vivono in povertà in Italia. Il governo italiano deve considerare seriamente la povertà degli anziani in Italia poiché gli anziani dipendono principalmente dall’assistenza governativa per la sopravvivenza, il loro destino è determinante per la salute dell’economia.
La comunità anziana è la più vulnerabile al Coronavirus, mentalmente e fisicamente
Gli italiani sopra i 70 anni costituiscono l’ 84% dei decessi italiani. Gli anziani sono più suscettibili al virus in quanto immunocompromessi e hanno tempi di recupero molto più lunghi ed estenuanti. Inondati di casi, gli operatori sanitari hanno trovato i ventilatori e altre attrezzature essenziali per il salvataggio non disponibili o difficili da trovare. Le case di cura, in particolare nel Nord Italia, hanno poca assistenza governativa che consente adeguate misure di protezione e allontanamento sociale. Oltre al potenziale pedaggio fisico che il virus può avere sulla comunità degli anziani, gli anziani hanno sacrificato la salute mentale in lunghi periodi di quarantena mentre affrontano la solitudine nell’incapacità di vedere i propri cari o accompagnare coloro che hanno perso la vita. Quelli di 65 anni e più hanno ricevuto istruzione di rimanere a casa per la loro protezione, per frenare la diffusione della malattia e per alleviare la pressione sul sistema sanitario.
Condizioni in miglioramento
Il sistema sanitario italiano era impreparato a un evento di questo calibro. Tuttavia, da questa tragedia sono emerse politiche e pratiche efficaci per attrezzare meglio i medici, gli infermieri, le case di cura e la comunità degli anziani italiani, nonché per gestire la povertà degli anziani in Italia. Nel maggio 2020, il governo ha fornito assistenza finanziaria alle famiglie e alle aziende colpite dal virus, nonché sussidi per coloro che non hanno reddito o pensione. Le vedove con una pensione di reversibilità bassa beneficiano di questa legislazione, così come altri cittadini anziani che devono affrontare la siccità economica. Queste misure forniscono alla comunità degli anziani, e agli anziani che vivono in povertà, sicurezza economica in tempi instabili.
Il ministero della Salute ha recentemente implementato una nuova commissione guidata dall’arcivescovo Vincenzo Paglia, il massimo funzionario sulle questioni della vita, per analizzare e riformare l’assistenza agli anziani. La sua missione è riconcettualizzare il modo in cui gli altri considerano la comunità degli anziani. Il Ministero della Salute ha riunito un gruppo di specialisti in giurisprudenza, medicina, assistenza sociale e urbanistica al fine di predisporre le modalità per consentire agli anziani di ricevere cure nel comfort delle loro case e senza la minaccia dell’isolamento e della solitudine.
La telemedicina e il miglioramento dei sistemi sanitari fanno parte di questa visione, oltre a strutturare le case in modo diverso. Molti anziani vivono in appartamenti all’ultimo piano con poche entrate e uscite accessibili. Semafori più lunghi aggiungerebbero protezione e sicurezza anche alla vita degli anziani. La commissione si concentra sul trattamento degli anziani con rispetto e sul consentire loro di continuare a vivere dove sono a loro agio e fuori dall’isolamento.
Incerto il futuro
A marzo 2020, l’Italia è stata uno degli hotspot del Coronavirus nello scoppio iniziale della pandemia, con l’economia in picchiata a causa delle chiusure. I principali problemi nell’assistenza agli anziani sono diventati chiari, il che rimane il rivestimento d’argento del caos. Il governo italiano e il Vaticano sono stati attenti ai bisogni degli anziani alla luce del Coronavirus e ai tassi di povertà degli anziani, fornendo sostentamento finanziario e offrendo un serio cambiamento sistemico.
L’ufficio vaticano per i laici, la famiglia e la vita ha spinto i giovani a estendere compassione e gesti gentili alla comunità anziana che deve affrontare la peggiore pandemia. L’esame dell’assistenza agli anziani da parte di esperti in tutti i campi serve a rispondere all’ingiustizia e alla disuguaglianza che la comunità anziana deve affrontare. Il governo italiano, insieme all’aiuto del Vaticano