La futura longevità della coalizione dei partiti di governi italiana rimane incerta. Eppure essendo alla vigilia delle elezioni parlamentari europee, non si placa l’insistenza del vice premier Matteo Salvini che il successo alle urne di questa settimana non solleciterà rinnovati sforzi per cambiare l’accordo governativo del suo partito, la Lega, con il Movimento cinque stelle (M5S).
“Questo voto riguarda l’Europa. C’è bisogno di cambiare l’Europa, cambiare banca, agricoltura, confini”, ha dichiarato Salvini, martedì sera. Questo dopo che gli è stato chiesto di esprimersi sulle sorti della coalizione.
L’improbabile alleanza tra ex partito separatista di destra e populisti, se così si possono definire, ja finalmente preso il potere all’inizio della scorsa estate. Tutto, dopo mesi di discussioni sui rispettivi manifesti e nomine ministeriali.
Le tensioni tra le due parti si sono intensificate negli ultimi mesi. Mentre la campagna per i seggi nel parlamento di Bruxelles e Strasburgo è cresciuta. Dunque un candidato della Lega per la prima volta ha fatto capire in numerose interviste che le elezioni potrebbero davvero portare un cambiamento nella dinamica del governo.
“Penso che sia i 5 stelle sia la Lega siano disposti a continuare a lavorare insieme”, ha dichiarato Ilaria Antelmi, che sta cercando di ritagliarsi un posto in Lega nella regione meridionale dell’Italia. Questo in particolare, in vista della tappa finale di Salvini a Bari, una città costiera sud-orientale . “Ma dopo le elezioni europee, vedremo cosa pensa veramente il popolo italiano. Capiremo dov’è l’equilibrio del potere.
Il leader della lega, nonché vice premier, Matteo Salvini parla sempre ai microfoni con molta fermezza. Ultimamente ha dichiarato che non avrebbe cercato alcuna modifica al patto del suo partito con i partner della coalizione.
Egli durante un’intervista ha detto “Nulla cambierà all’interno del governo italiano. Spero solo che, dopo le elezioni, il nostro rapporto con il Movimento a cinque stelle sarà meno conflittuale. Ma anche se vincessi, non chiederemo più ministri, non cambieremo nulla”.
I gruppi populisti in Europa – tra cui il partito anti-extracomunitari della Lega – hanno partecipato attivamente a sondaggi durante la campagna elettorale. E oggi stanno ottenendo significativi aumenti di avvalersi di un seggio per la prossima legislatura europea.
I sorprendenti livelli di supporto sono stati evidenti nel cuore del quartiere commerciale di Bari martedì sera. I residenti hanno applaudito calorosamente il discorso di Salvini da un palcoscenico sonoro. Si sono poi schierati a centinaia per scattare selfie con il leader di un partito che fino a poco tempo fa aveva inveito contro i residenti delle città del sud Italia come Bari per la loro ignoranza e pigrizia.
Una sfida per l’UE: parola degli esperti
E anche se la retorica politica che divide i partner governativi ha talvolta assunto sfumature personali, sono le differenze politiche e il potenziale per un collasso del governo che rimane un punto centrale per gli investitori. Questo, dopo che il leader del Movimento cinque stelle Luigi di Maio ha etichettato Il rifiuto pubblico di Salvini dei limiti di spesa europei come “irresponsabile”.
“Le nostre opinioni sono spesso diverse”, ha riconosciuto il candidato Lega Antelmi. “Ma come in ogni coalizione, le cose sono negoziate e cambiano continuamente”.
Alcuni analisti politici sembrano considerare gli sniping inter-partito come l’ultimo dramma nel teatro politico italiano moderno. “Parte del conflitto è a scopo elettorale”, afferma Wolfango Piccoli, il co-presidente della società di consulenza politica Teneo Intelligence.
“Per la campagna hanno deciso di partecipare a questa lotta tra queste due parti. Si è riscaldato un po’. Il che non sorprende visti i personaggi coinvolti ”.
Salvini e Di Maio hanno fatto un gesto durante il giuramento del nuovo governo guidato dal Primo Ministro Giuseppe Conte al Palazzo del Quirinale a Roma il 1 ° giugno 2018. Un gesto che avrebbe dovuto portare a sotterrare le asce di guerra.
Tuttavia secondo gli esperti, l’approccio della Lega, che rischia di essere duro, potrebbe alla fine danneggiare le sue possibilità elettorali. Il Movimento cinque stelle sta giocando la carta del partito responsabile. Mentre Salvini ha continuato a polarizzarsi in questa campagna.
Salvini è un buon oratore, ha buone capacità di trasmettere certi messaggi a persone che erano fondamentalmente annoiate dall’ascolto di politici. Ma la metà delle cose di cui sta parlando non regge a un esame accurato.
La precedente campagna della Lega prometteva di deportare circa 50.000 migranti e introdurre una tassa fissa fino a quel momento. Eppure non si è concretizzata dopo 11 mesi di governo. Ma questo potrebbe non avere importanza se gli elettori questa settimana decidessero di accantonare le continue critiche di Salvini sull’Europa e di sposare nuovamente le sue idee politiche migratorie, e il sostegno per gli altri partiti di destra rimane saldo.
La Lega sarà più libera di considerare l’idea di un ritorno alle urne. Pur di incassare i suoi buoni numeri elettorali e provare a tornare al potere a capo di una coalizione più coesa di partiti di destra.
Una performance migliore del previsto della Lega nelle prossime elezioni (considerevolmente superiore al 30%) potrebbe permettere un buon risultato per Salvini. E i 5 stelle?
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