Lenovo in borsa: calo delle azioni per la questione del chip cinese

Lenovo in borsa fallisce. Tutta colpa delle accuse mosse da Bloomberg della eventuale e senza di chip cinesi per lo spionaggio.

Il governo cinese dal suo canto non ha gradito, dal momento che preferirebbe non vedersi accusati di una cosa tanto grave come quella di una possibile operazione di spionaggio internazionale. Non a caso, non ha mandato giù l’ipotesi di Bloomberg secondo cui gli agenti che si sono lasciati andare a simili accuse dovranno per causa di forza maggiore essere membri dell’Esercito occupati in azioni ufficiali.

Lenovo in borsa: i titoli

Molti titoli hi-tech delle varie società cinesi (nonché dei fornitori di Apple) si sono schiantati contro una pesante seduta in Asia a causa del servizio di BusinessWeek, settimanale dell’agenzia Bloomberg, per il quale la Cina abbia messo in uso dei piccoli microchip per infiltrarsi nei server e trarre informazioni dei colossi tecnologici come Apple e Amazon.

Lenovo, il leader cinese dei pc, ha subito un crollo a picco nella Borsa di Hong (i listini della Cina continentale sono chiusi per la lunga festività della Golden Week) ritrovandosi alle 14:00 locali (8:00 in Italia) un calo del 15%, dopo un minimo in mattinata a -23%.

Lenovo in borsa e le accuse di Bloomberg

La compagnia, che risiede legalmente nella vecchia colonia britannica e centri ricerca in Cina, ha dovuto quindi provvedere con un comunicato stampa a raffreddare le vendite provando a dimostrare di non essere tra i clienti di Super Micro, società che si occupa di equipaggiamenti e che è stata additata da BusinessWeek.

D’altro canto, un terzo dei ricavi di solito pro vengono dagli Usa e, con la guerra commerciale dell’ultimo periodo, i timori degli investitori sono molto più grandi. Hanno infatti una pesante paura delle ripercussioni sul business.