Il ministro della difesa Elisabetta Trenta parla a Cernobbio tirando in ballo Fincantieri e Leonardo. In tal vero la ministra si è sentita di pronunciarsi in questo modo: “La Difesa continuerà ad assicurare il suo supporto all’industria nazionale, in coordinamento con gli altri dicasteri competenti. A tal proposito, ritengo sia fondamentale, nonché costruttivo, che le nostre aziende di Stato dialoghino e parlino in modo collaborativo, poiché solo in questo modo riusciremo a rafforzare ed integrare il sistema Italia nel mondo, vincendo la sfida della competitività e della concorrenza internazionale”
Fincantieri e Leonardo: perché il rimprovero del ministro?
Il monito del ministro arriva allorquando lo scorso venerdì Leonardo aveva dichiarato di voler esercitare il diritto di prelazione, in veste di socio, per accorpare a sé il 98,54% delle quote di Vitrociset (che ad oggi ancora non è in suo possesso). In questo modo avrebbe pestato il piedi a Fincantieri e Mer Mec, dal momento che in modo diametralmente opposto Fincantieri sta curando un’intesa nel militare con la francese Naval Group.
Fincantieri e Leonardo: i commenti delle società
L’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo ha dichiarato che non sono mancati incontri con esponenti di governo, che sono ben predisposti ad ascoltare e capire le loro posizioni. Oggi c’è un rapporto di attenzione e propensione ma nulla ancora di certo.
“Operando in un settore regolato c’è un fattore decisionale elevato. Io prima di avviare trattative devo avere delle autorizzazioni”, dice dal suo canto Profumo, dal momento che mancano le considerazioni da un punto di vista politico su i Paesi che si vogliono coinvolgere.