L’Italia è la patria del buon vino, e le cantine produttrici si impegnano giorno dopo giorno per proporre agli amanti del “nettare degli Dei” una bottiglia degna di occupare le migliori cantine personali nelle case degli italiani.
E da qualche giorno è stato presentato il nuovo arrivato in casa La Pieve, a cui è stato dato il nome “Essentia naturae”, un vino rosso che non porta aggiunta di solfiti, biologico, fatto con uve Sangiovese, Sauvignon cabernet e Petit verdot, del tutto tipico della Maremma. Il meglio in cantina dunque arriva come nuova proposta dall’azienda di Arcille, appartenente alla famiglia Petri, che praticamente da sempre è saldamente ancorata al territorio. Ed ecco che ne dà una nuova prova attraverso il suo nuovo prodotto.
La Pieve è sul mercato enologico da più di 50 anni: prima il frantoio, poi l’agriturismo a Stribugliano e infine si è data alla produzione di vini. Lo sviluppo aziendale, che ha avuto il boom dagli anni Novanta, è stato proiettato alla specializzazione colturale di olio e vino tramite l’adesione a disciplinari di produzione di qualità e allo stesso tempo, rimodernando i vecchi casali di Stribugliano con lo scopo di realizzare un’attività di ricezione turistica.
Luca Petri, titolare dell’azienda ha spiegato che «nel 2012 ho iniziato a pensare alla produzione vinicola, spinto dalla richiesta degli ospiti del nostro agriturismo che chiedevano spesso di assaggiare vini fatti da La Pieve. Da qui nascono i vini bio e vegan de La Pieve: Rosso, Bianco, Rosato e Malombra. L’anno scorso poi abbiamo iniziato a riflettere sull’aggiunta di solfiti: volevamo togliere anche l’ultimo passaggio potenzialmente allergenico, rendendo il vino completamente naturale. Un percorso che ha richiesto tempo e studio: i solfiti aggiunti servono a stabilizzare la fermentazione dell’uva che altrimenti potrebbe continuare anche dopo che il prodotto è stato imbottigliato».
A dare nome e valore alla produzione dell’azienda c’è l’elevata qualità delle uve coltivate nelle vigne di Stribugliano: per far sì che il processo di fermentazione si svolga nei minimi particolari servono solo uve ottime. Un altro punto fondamentale è l’imbottigliamento.
Non bisogna infatti dimenticare che i solfiti sono antiossidanti naturali, e l’aggiunta rispetto a quelli che si trovano in natura molte volte provoca l’intollerabilità del vino, e ciò non soltanto per chi è allergico ma, anche se in forma minima, per tutti coloro che lo bevono. Un ritorno alle origini, proprio come ricorda il nome “Essentia naturae”, scelto appositamente; l’essenza stessa della natura è tipica dell’etichetta La Pieve.
Oltre a ciò, l’azienda produttrice ha voluto che in questo vino si sentisse il profumo della loro terra: la Maremma. Dal progetto grafico a tutti i dettagli curati nei minimi particolari, come il volto di Essentia, il tutto per dar vita a un prodotto veramente Made in Maremma. La distribuzione nei ristoranti e nei punti vendita ha preso già il volo.
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