Economia e Bitcoin: quali sono le prospettive per il 2020?

Per ora, in tutta Europa il loro numero è ancora molto limitato: stiamo parlando di quei fondi che fanno investimenti in criptovalute. Non c’è bisogno di dirlo, ma anche in Italia le società che hanno deciso di puntare su Bitcoin e le altre criptovalute sono veramente poche. Una delle ultime ad iscriversi alla lista è stata Diaman Partners Ltd, una società maltese che, però, appartiene al gruppo italiano Diaman. Ebbene, in questo caso gli investimenti non sono diretti in criptovalute, ma si fanno investimenti su un fondo delle isole Cayman che ha la possibilità di esporsi in modo diretto a queste valute digitali.

Come racconta L’insider, sembra che però qualcosa stia cambiando, dato che gli ultimi mesi dello scorso anno hanno portato in dote un rialzo stellare del bitcoin, con un aumento registrato intorno al 62500% in confronto agli albori.

Oscillazioni ripidissime, momenti di crisi e problematiche legate alla sicurezza: in tanti si chiedono se, prima o poi, la prima criptovaluta al mondo potrà finalmente trovare quella stabilità di cui è tanto alla ricerca. Una cosa è certo, però: è stato uno degli elementi che hanno segnato il decennio appena terminato sul web, probabilmente insieme al grande boom dei casinó online che hanno rivoluzionato tutto l’universo del gioco d’azzardo.

La storia del Bitcoin

La nascita del Bitcoin, quella ufficiale, risale al 2009-2010, ma il mistero fitto sugli albori è effettivamente molto vasto. Pare che ad inventare questa criptovaluta sia stato Satoshi Nakamoto, che è semplicemente uno pseudonimo utilizzato da un gruppo di persone che non ha voluto svelare la propria identità, a partire dalla diffusione sul web del codice originale del Bitcoin.

Gli scambi tramite questa criptovaluta sono iniziati prima di tutto tra privati, mentre a marzo 2010 è stato aperto il primo BitcoinMarket. Ebbene, la prima transazione venne fatta per comprare due pizze della catena a stelle e strisce Papa John’s, che vennero vendute a ben 10000 Bitcooin a maggio del 2010. Dopo tre mesi, ecco il primo inghippo: un attacco hacker mette in ginocchio tutto il sistema, manipolando la blockchain, venendo scoperto in breve tempo per colpa dell’impennata inflazionistica, ma ha dimostrato una fragilità notevole del sistema.

Dollaro americano alla pari del Bitcoin: successe per la prima volta nel febbraio 2011, ma da quella data ecco che comincia a scendere in campo anche la concorrenza, tra cui Ripple ed Ethereum. La diffusione dei primi bancomat con cui poter effettuare prelevamenti di Bitcoin e l’enorme investimento dell’ex pugile Mike Tyson, che ha realizzato un omonimo bancomat a Las Vegas.

L’ultimo triennio è stato peggio delle montagne russe, toccando dei picchi davvero pazzeschi, ritoccando record su record verso l’alto, ma anche subendo delle cadute fragorose. Intanto il rapper 50 Cent si è intascato ben 8 milioni di dollari grazie ad un conto Bitcoin che aveva creato, ma l’età dell’oro è durata pochissimo.

Le “previsioni” per il 2020

Gli ultimi trend, però, risultano essere incoraggianti e positivi. Adesso cosa bisogna aspettarsi dal futuro e, in particolar modo, dal 2020? Senza avere la sfera di cristallo, è ardito fare delle previsioni, ma c’è un elemento che può fare ben sperare. Ovvero, il calo della ricompensa dovuta alla rete Bitcoin per ciascun blocco, che sarà attivo da maggio di quest’anno.

Tanti analisti sono concordi nel sottolineare come l’abbassamento della ricompensa aumenti l’urgenza di comprare Bitcoin, dando uno scossone deciso alla popolarità di questa criptovaluta. Occhio, però, alla concorrenza: Libra, la criptomoneta di Facebook, dovrebbe essere lanciata proprio quest’anno e poi ce ne sono altre che garantiscono blockchain migliori. Insomma, un 2020 tutto da scoprire.