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Mutui, spauracchio Grecia: cosa potrebbe succedere

Mentre si rincorrono le notizie sulla crisi ellenica e il “Grexit”, cioè l’uscita della Grecia dall’euro con tanto di ritorno alla dracma, i mercati sono in allarme per l’impatto che il mancato pagamento dei creditori potrebbe avere sulle altre economie europee, oltre al temuto effetto contagio che rischia di intaccare altri stati con una situazione finanziaria non particolarmente florida; proprio l’Italia è uno dei maggiori creditori della Grecia e ci si interroga sugli effetti che potrebbe avere il Grexit anche sulle tasche dei nostri concittadini, mutui compresi.
Si discutono, infatti, anche le conseguenze sul mercato residenziale, proprio per l’effetto domino che danneggerebbe, chi più chi meno, ogni economia del continente e quindi anche il mercato della casa e dei mutui. Di sicuro su questo fronte i cittadini greci verrebbero colpiti con grande violenza: ancora non si sa di quanto si deprezzerà la dracma in un ipotetico, ma sempre più probabile, ritorno alla valuta storica greca, ma le stime fanno comunque molta paura: dal 30% al 70% di meno. Per chi in Grecia aveva stipulato un mutuo in euro sarà uno shock durissimo, visto che le rate verranno rivalutate in base al tasso di cambio effettivo, il tutto senza prendere in considerazione gli effetti sull’inflazione.
C’è da tenere conto, però, del ruolo della Banca Centrale Europea, con Mario Draghi pronto a iniezioni di liquidità se si rivelasse necessario; la stessa Unione Europea, da parte sua, opererebbe per un default controllato. Il pericolo è ancora una volta l’effetto contagio, perché potrebbe far risalire lo spread e quindi i prestiti e i mutui, che al momento hanno tassi molto bassi (con TAEG al di sotto del 2% per i mutui a tasso variabile e poco più onerosi, sotto il 3%, per quelli a tasso fisso). In ogni caso eventuali rincari riguarderebbero solo i mutui variabili e i mutui nuovi: a questo proposito, per trovare le offerte migliori per prestiti e finanziamenti basta visitare il comparatore di SosTariffe.it.
Infine una rassicurazione sui conti correnti è arrivata anche dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli: l’esposizione delle banche italiane verso i titoli greci è sotto il miliardo di euro, quindi i nostri istituti di credito dovrebbe reggere bene il colpo.

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