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Energia in casa e sharing, negli USA è boom

Dotare la propria casa di un impianto fotovoltaico significa non soltanto aumentare il valore dell’immobile, ma anche e soprattutto poter produrre energia pulita dal sole per l’autosufficienza e, perché no, anche per vendere quello che si è ricavato. Ora una startup israeliana che si prepara al lancio negli Stati Uniti si propone di portare a un nuovo livello la produzione di energia casalinga, con un’ottica dichiaratamente “social”.

La startup, Yeloha, ha infatti messo in piedi una rete di condivisione solare peer-to-peer che opererà secondo i principi della “social sharing network”. In pratica, chiunque potrà abbonarsi al servizio a un prezzo inferiore rispetto alle comuni forniture energetiche (a proposito, su SosTariffe.it trovate le migliori tariffe per gas e luce) anche senza installare i pannelli in casa propria.

Il costo di un impianto fotovoltaico, infatti, non è indifferente, anche se vanno ricordati servizi come quello di Enel Energia che finanziano per 6 anni a tasso zero, con rate a partire da 244,44 euro a bimestre, l’installazione di pannelli solari sul proprio immobile; inoltre, chi vive in appartamento non ha questa possibilità.

Yeloha si offre di venire incontro al problema con la condivisione dell’energia solare prodotta da chi invece ha un tetto disponibile e, condividendo la sua energia, potrà installare gratuitamente i pannelli.

Per ora la startup ha raccolto 3,5 milioni di dollari per il lancio negli USA, come ha comunicato il suo fondatore, Amit Rosner, e il servizio è già disponibile in Massachussets, anche solo su invito. Nei prossimi mesi l’intenzione è di estenderlo anche ad altri Stati.

Chi partecipa al social sharing di Yeloha può essere un host o un partner: gli host sono i proprietari dei tetti che mettono a disposizione il proprio immobile, installando gratis i pannelli e condividendo una parte dell’energia solare generata; i partner sono quelli che acquistano l’energia solare direttamente dagli host produttori, perché non vogliono o non possono installare i pannelli a casa propria. In questo modo, ridurre le bollette della luce e al tempo stesso aiutare l’ambiente diventa molto semplice, senza più ostacoli burocratici e investimenti troppo onerosi per le famiglie ancora indebolite dalla crisi.

Secondo Rosner, infatti, «la maggior parte delle persone non sceglie il solare, è troppo complicato o costoso. La nostra missione è quella di creare e accelerare la confluenza della condivisione dell’economia e dell’energia solare».

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