Jean-Claude Juncker lancia un avvertimento ad Italia e Francia, invitandole a procedere alle riforme o non sarà piacevole. Se i Paesi in questione non metteranno in atto l’opera di riforma annunciata saranno adottate misure rigorose che si tradurranno in un inasprimento della procedura sul deficit. Questo il contenuto del chiaro messaggio formulato in data odierna dal Presidente Ue.
Le conseguenze del mancato rispetto dei patti da parte di Italia e Francia saranno “spiacevoli”. Non si è talmente rigidi da pretendere il tutto a brevissima scadenza, ma viene concesso alle due nazioni il tempo necessario per provvedere in merito, così che l’Ue aspetterà l’anno prossimo – a marzo – per tirare le somme e vedere come si è agito. Oggi viene data piena fiducia agli italiani e ai francesi, ma allo stesso tempo li si mette in guardia.
Non ha peli sulla lingua Juncker, alle parole dovranno seguire i fatti altrimenti i Paesi pagheranno care e amare le promesse non mantenute. L’occasione per esprimere queste osservazioni è stata l’intervista rilasciata dal Presidente al Frankfurter Allgemeine Zeitung. Il nostro Governo deve darsi una mossa e cercare di accelerare il più possibile la politica finalizzata a far rientrare l’Italia nei parametri dell’ Eurozona. Insomma la fine dell’anno sarà decisiva per noi e per il destino del nostro Paese. Dovremo sperare, inoltre, che una volta messe in pratica le novità e gli ennesimi sforzi, ne conseguiranno effetti positivi per la nostra economia e una conseguente battuta d’arresto per la crisi che non accenna ad arrestarsi.