Eni lancia un ultimatum ad Ilva SpA: se il gruppo di Taranto non procederà al pagamento degli arretrati sarà sospesa la fornitura di gas. Il termine ultimo è fissato per il 29 dicembre di quest’anno. Questo è quanto è stato richiesto in una lettera indirizzata all’Ilva da Eni.
Se la sta vedendo proprio brutta l’acciaieria di Taranto che, con questa richiesta di Eni, vede seriamente minacciato il prosieguo della sua attività. In realtà Eni aveva avanzato una pretesa già in estate. A luglio, infatti, era stata richiesta una garanzia fideiussoria legata al consumo annuale di gas dell’ammontare di 250 milioni di euro.
I pagamenti per ora sono fermi e, non essendo stata rilasciata tale garanzia, la fornitura per l’anno prossimo è in forse. D’ altra parte la questione Ilva è da tempo sul tavolo del Governo che tuttora è a lavoro per cercare di risanare l’azienda e portarla al pagamento dei crediti. Il decreto in materia verrà esaminato la vigilia di Natale, il 24 dicembre; Renzi è sicuro che l’approvazione della misura salvacrisi avverrà, infatti, in tale data. Purtroppo se non si giungerà ad una soluzione concreta lo stabilimento vedrà la sua chiusura. Si vocifera che alcuni altoforni verranno spenti progressimente già questa settimana, ma non si sa fino a che punto queste fonti siano attendibili. Ma il Premier sembra determinato nel salvataggio dell’acciaieria, avendo affermato di recente che il Governo non intende né svendere Ilva – attualmente sotto la guida del Commissario Straordinario Piero Gnudi –né abbandonare i lavoratori.