La seconda casa non è più un investimento sicuro come un tempo, lo prova l’eccessiva tassazione a cui sono soggetti questa tipologia di immobili.
Su la pressione fiscale sugli immobili: aumento record per la tassazione che colpisce la seconda casa. A mettere in risalto la situazione è uno studio che è stato condotto da Caf Acli per il quotidiano “Il sole24ore”. Questa notizia ci giunge a pochi giorni dal conto che gli italiani dovranno saldare con il fisco. Si avvicina, infatti,come ben sappiamo, la scadenza del pagamento del saldo dell’ Imu, prevista per il prossimo 16 dicembre.
Un duro colpo non solo per chi possiede seconda casa, ma anche per i locali industriali e commerciali. L’analisi mette in risalto come, rispetto alla vecchia Ici, l’aggravio fiscale per i contribuenti è addirittura triplicato. Il quadro generale vede i proprietari di seconde case sostenere un carico fiscale abnorme.
Questa tassazione esagerata, unitamente alla difficoltà di accesso ai mutui, non giova affatto al mercato delle seconde case che ne risulta fortemente penalizzato, anche se ultimamente si intravedono segnali di ripresa.
L’eccessiva tassazione ha fatto sì che l’investimento ideale per gli Italiani non sia più il “mattone”. Questo è quanto è venuto fuori da una recente indagine dell’ Acri – Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa. Nel 2010 coloro che consideravano le case l’investimento ideale erano il 70%; nel 2012 il 35%; nel 2014 il 23%. In particolare è nel Nord-Ovest d’Italia che è stato rilevato il più alto calo del mercato, dal 30 al 22%. Le case non sono considerate più investimenti sicuri e l’interesse dei risparmiatori è rivolto altrove (risparmio postale, obbligazioni e titoli di Stato).