La tredicesima? La “mangia” il mutuo

Bei tempi quando la tredicesima significava regali di Natale, un Capodanno spensierato, magari in qualche capitale europea, e qualche piccolo debito saldato. Ora per gli italiani (o meglio, per quei fortunati che ancora possono contarci) la tredicesima èun’indispensabile ancora di salvezza che dura pochissimo, utilizzata per pagare bolli, bollette e mutui.

Secondo le associazioni dei consumatori, infatti, malgrado gli aumenti per questo 2014 il 90% delle tredicesime sarà convertito soprattutto in rate del mutuo, in particolare per chi non ha potuto beneficiare degli 80 euro in più del governo Renzi (per redditi più alti o perché non fa parte delle categorie comprese dal provvedimento).

I risultati sui consumi non si faranno attendere, con una spesa natalizia che scenderà del 10% secondo Adusbef, del 5% secondo il Codacons.

A pesare sulle tredicesime anche i vari aumenti, dalla Tasi all’Imu sulla seconda casa. In altre parole, dei 34,20 miliardi di euro di tredicesime che verranno erogate quest’anno soltanto il 9,4%, pari a 3,2 miliardi di euro, resterà realmente nelle tasche di pensionati e lavoratori. E chissà per quanto.

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