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Disoccupazione / record, ma aumentano i contratti a tempo indeterminato

Disoccupazione dati allarmanti

La disoccupazione è in fortissimo aumento, gli ultimi dati sono allarmanti, per trovare di peggio dobbiamo tornare indietro al 1977. La causa è dovuta all’aumento delle persone che cercano lavoro, con un calo del tasso di inattivi, mentre un dato positivo è un buon aumento dei contratti di lavoro a tempo indeterminato. Ma vediamo nel dettagli l’attuale fotografia che ci offre l’Italia.

TASSO DI DISOCCUPAZIONE RECORD

A ottobre 2014 il tasso di disoccupazione si è attestato intorno al 13,2% segnalando un aumento di 0,3 punti percentuali in relazione allo stesso mese dello scorso anno, e di 1  punto percentuale su base annua. E’ uno dei peggiori tassi di disoccupazione rilevati dal 2004 su base mensile, mentre per trovare di peggio su base trimestrale bisogna andare indietro fino al 1977. I dati sono stati comunicati dall’Istat senza il briefing, a causa dello stato di agitazione in cui versano i lavoratori precari dell’istituto.

Il tasso di occupazione è sceso di -0,1% su base mensile attestandosi al 55,6%. Gli occupati a ottobre 2014 sono stati 22.374.000 in diminuzione del 0,2% su base mensile pari a -55.000, mentre sono stabili su base annua. I disoccupati sono 3.410.000 registrandosi un +90.000 pari al 2,7% su base mensile, e un +286.000 pari al 9,2% su base annua.

TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE IN AUMENTO

E’ da segnalarsi un aumento anche del tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) salito al 43,3% facendo segnalare un +0,6% rispetto al mese precedente. Come spiegato dall’Istat queso numero rileva il totale dei disoccupati sul totale di persone occupate e in cerca di lavoro. I giovani disoccupati sono 708.000. L’incidenza dei giovani disoccupati sulla popolazione in questa fascia di et,à è pari all’11,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,7 punti su base annua.

L’ISTAT ha rilevato forti differenze a seconda del territorio, con l’indicatore pari al 7,8% nel Nord (+0,2 punti percentuali), al 10,7% nel Centro (+0,5 punti) e al 19,6% nel Mezzogiorno (+1,1 punti)”.

DIMINUZIONE DEL TASSO DI INATTIVI

I dati così allarmani in materia di disoccupazione sono dovuti sia ad una calo delle persone occupate, ovvero che svolgono attività lavorativa e sia ad una diminuzione degli inattivi, ovvero di coloro che non lavorano e non cercano. Ne consegue che ci sono più persone disoccupate in cerca di lavoro.

Infatti la percentuale di inattivi è scesa dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua fermandosi al 35,7%. Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce infatti dello 0,2% rispetto al mese precedente (-32mila) e del 2,5% rispetto a dodici mesi prima (-365mila).

AUMENTANO I CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO

Questi sono i dati rilevati dall’Istat che perà non coincidono con quelli del Ministero del lavoro che sembrano essere più incoraggianti. Il DicaStRo segnala infatti, un aumento dei contratti a tempo indeterminato per un totale di 400.000 nuovi contratti pari al +7,1% rispetto allo scorso anno. I rapporti a tempo determinato, sia di lavoro dipendente che parasubordianto, secondo quanto risulta dai dati sulle “Comunicazioni obbligatorie”,  rappresentano invece circa il 70% dei nuovi contratti, con un incremento dell’1,8% rispetto al terzo trimestre 2013

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