La segretaria della Cgil, Susanna Camusso, annuncia che il 5 dicembre è stato indetto uno sciopero generale della durata di 8 ore per protestare contro la riforma del governo, in particolare riguardo le misure adottate in materia di lavoro.
Proseguono, quindi, le proteste della Cgil nei confronti dell’operato del governo (Jobs Act e legge di Stabilità). E mentre la Cgil programma il nuovo blocco, la Camusso lancia un appello alle altre sigle sindacali (Cisl e Uil) affinchè aderiscano anche loro. La manifestazione sarà articolata a livello territoriale.
Nella manifestazione tenutasi a Roma lo scorso 25 ottobre, la Camusso, dal palco di Piazza del Popolo, aveva asserito: “continueremo con gli scioperi articolati e anche con lo sciopero generale perché non si esce dalla crisi punendo il lavoro e rendendolo più povero. La via da percorrere è quella dei diritti, che vanno estesi a chi non li ha, inclusa la tutela dell’articolo 18, che è concreto e non ideologia”. Ed era stata di parola! L’8 novembre si è tenuta, infatti, un’altra manifestazione ed oggi riceviamo notizia della prossima.
Intanto, prima ancora che l’agitazione sia nelle piazze, si avvia lo scontro sui social network. Il Pd non ha tardato a dire la sua! Pronto è stato l’intervento su twitter del dirigente del Pd, l’avvocato e deputato Ernesto Carbone, che con tono beffardo su twitter ha scritto: “il 5 dicembre è un venerdì poi sabato, domenica e lunedì 8 dicembre che è festivo.. il ponte è servito #Coincidenze”.
La Camusso aveva spiegato che la scelta è caduta sul giorno 5 dicembre per rendere unitaria la mobilitazione già decisa dai sindacati della scuola. Chissà se ora replicherà alle parole di Carbone.