Mps e Carige sono nei guai. A dirlo è la Bce, che ha diffuso qualche giorno fa i dati sullo stress test. Le due banche italiane sono state sonoramente bocciate. I due istituti dovranno recupera complessivamente 2,9 miliardi. Non sarà un’impresa semplice, e sono in molti a pensare che l’operazione di salvataggio dovrà essere realizzato dallo Stato.
Carlo Padoan, ministro dell’economia, è intervenuto questa mattina in merito al destino di Mps e Carige. Alla domanda circa il ruolo dello Stato nella ricapitalizzazione delle due banche, l’esponente del Governo ha risposto: “Ho fiducia che gli shortfall saranno affrontati al momento opportuno con operazioni di mercato“.
Insomma, ai cittadini non sarà chiesto di contribuire al salvataggio. Anche nella migliore delle ipotesi, però, la cittadinanza potrebbe essere privata di risorse importanti. Solo la Mps, infatti, dovrà recuperare 2,1 miliardi. La cifra ridursi a 1,35 miliardi se la banca decidesse di non restituire (ovviamente di concerto con le istituzioni) i famosi Monti bond che nel 2013 hanno salvato la banca dal fallimento.
La situazione di Carige, invece, appare meno preoccupante – con soli 800 milioni da trovare.
Gli stress test sono stati accompagnati da parecchie critiche, soprattutto in riferimento all’Italia. Lo scenario previsto dalla Bce, e con il quale le banche hanno dovuto fare i conti, era assai più severo di quello previsto per gli altri paesi. Ne è conseguito un risultato peggiore per quanto riguarda gli istituti italiani. L’esito del test, dunque, non restituirebbe un’immagine realistica della capacità del nostro di sistema di rispondere a una crisi improvvisa.
Insomma, anche questa volta siamo stati penalizzati.