Un milione di persone in piazza contro il Governo. E’ questa la prospettiva annunciata da Tecné, società di ricerca indipendente, che ha pubblicato stamattina un sondaggio in grado di incidere profondamente nel panorama politico attuale.
Sarebbero un milione i lavoratori disposti a partecipare allo sciopero generale indetto dalla Cgil per protestare contro la politica economica di Renzi. L’appuntamento è fissato a Roma per il 25 ottobre.
Il sondaggio di Tecné confuta parzialmente i numeri in possesso dei sindacati. Per ora, infatti, sono in “cassaforte” solo 100.000 firme. Sebbene il conteggio non consideri il Lazio – bacino di scioperanti importantissimi, dal momento che la manifestazione si terrà nella Capitale – ad oggi appare irrealistica il raggiungimento di quota un milione.
La percezione degli organizzatori è comunque quella di una mobilitazione che prende sempre più piede. Anche perché la manifestazione di Roma è solo un punto di partenza. L’onda della protesta travalicherà i confini del sindacato e proseguirà anche nel 2015. “Sono sempre numeri riduttivi. La sensazione è che i numeri siano in continua crescita, c’è una grande attenzione per la nostra manifestazione che va oltre gli iscritti alla Cgil”.
Ad alimentare la spaccatura tra Governo e sindacati, la polemica sull’occupazione. Secondo Padoan, la legge di stabilità garantirà 800.000 posti di lavoro in tre anni. Secondo la Camusso, questa previsione non è assolutamente realistica. “Non ci sono investimenti e in assenza di investimenti è complicato che si possa ridurre di un terzo la disoccupazione che si è creata negli anni della crisi“.
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