L’Unione Europea non è solo una maestra arcigna che chiede rigore e disciplina di bilancio. E’ anche volano di investimenti, almeno a giudicare dalle ultime dichiarazioni di Padon. Il ministro ha rivelato che il Governo consegnerà a breve oltre 1000 ipotesi di progetti per rilanciare la crescita. L’intera operazione ha un valore complessivo di 10 miliardi.
“Il 14 novembre proporremo alla task force europea più di mille progetti concreti di investimento sostenibili e realizzabili nel prossimo triennio per un valore superiore ai 10 miliardi” ha affermato a margine di un incontro tenutosi ieri a Napoli e organizzato dalla Bei.
Chi e cosa questi progetti coinvolgeranno? Un occhio di riguardo sarà dato in particolare al Mezzogiorno. In pentola bolla la messa in sicurezza delle rete stradale in Campania, l’alta velocità nella tratta Napoli-Bari, la realizzazione dela banda larga nel sud Italia, l’istituzione di fondi per il credito agevolato alle Pmi, l’esecuzione del piano scuola – di cui tanto si è parlato nelle ultime settimane.
I progetti sono quasi pronti. Sono stati divisi in cinque grandi programmi. Sullo sfondo, la volontà di iniziare un percorso di crescita che in Italia come in Europa manca da troppo tempo.
Padoan non ha nascosto una certa soddisfazione: “si tratta di uno sforzo importantissimo che speriamo potrà dare una svolta all’economia italiana ed europea”.
Il ministro ha specificato che le porte sono aperte anche ai privati, e infatti a loro è stato lanciato un appello per finanziare almeno parte di questi progetti. In questo scenario si colloca anche l’appello alla Bei (Banca europea degli investimenti) affinché tutti uniscan le proprie forze.