La Grecia vorrebbe sgancarsi dall’austerity, “abbiamo fatto i compiti a casa, ora lasciateci stare“. Ovviamente non sono queste le parole con cui il premier ha espresso il desiderio di sganciarci dalla Troika, ma il senso del piano greco è proprio questo.
La Grecia vuole svincolarsi dall’austerity. Ha quindi realizzato un piano di uscita dal programma di “salvataggio” a cui è stata costretta dalla Troika ormai quattro anni fa. Evidentemente, il piano ha qualche lacuna: l’accoglienza degli investitori è stata pessima, il panico si è diffuso in fretta e le borse sono colate a picco.
Pessime prestazioni anche per Wall Street, e in particolare del Down Jones (che ha ceduto l’1,26%) e del Nasdaq (che ha ceduto 1,72%). Risultato negativo anche dell’S&P500, che ha perso 1,28%.
Oltre alla Grecia, hanno pesato anche le tensioni in Ucraina e il forte rallentamento della Germania.
La finanza assomiglia a un domino in cui ogni eventi ha un’influenza su un altro evento, fino a coinvolgere tutti gli ambiti possibili. Nella fattispecie, anche il resto dell’Europa è stata coinvolta, in primis l’Italia.
E’ stata proprio Milano la peggiore, che forse nella classifica dei “cattivi” è la più vicina alla Grecia. Piazza Affari ha fatto segnare un catastrofico -3,60%. Persino lo spread è salito. I Btp hanno fatto registrare 160 punti base. Aumento, questo, influenzato anche dal decremento degli interessi sui bund, che ora pagano un clamoroso 0,80%.
L’euro-dollaro invece ha tenuto discretamente, e ha confermato l’1,26 di ieri. Rispetto allo yen, però, la moneta unica ha ceduto terreno e si è attestato a 135,80.